Dichiarazione IVA: la modifica del contenuto del Rigo VL30

La nuova dichiarazione IVA presenta il rigo VL30 (Ammontare IVA periodica) che presenta una modalità di compilazione completamente diversa da quella presente nella dichiarazione IVA dello scorso anno.
Lo scorso anno si dovevano inserire in dichiarazione solamente i versamenti effettivamente effettuati.
Questo porta in alcuni casi a conseguenze operative diverse.
Esempio: ipotizziamo il caso di un contribuente con contabilità mensile che ha onorato tutti i versamenti IVA dovuti nel 2017 ad eccezione di quello dovuto per il mese di aprile per un importo di euro 2.000. Questo contribuente poi nella liquidazione del mese di dicembre maturava un credito di euro 3.000.
Se non si faceva il ravvedimento, posto che si dovevano indicare i versamenti effettivamente effettuati, il dichiarativo avrebbe chiuso con un credito di euro 1.000 (3.000 di credito meno l’importo non versato di euro 2.000). Era consigliabile in questo caso di ravvedere i 2.000 euro di debito non versato potendoli poi considerare nella dichiarazione come versati e pertanto chiudere il dichiarativo stesso con l’esposizione di un credito di euro 3.000. Tale credito poteva poi essere utilizzato in compensazione per la copertura dei 2.000 a suo tempo omessi.
Nel la dichiarazione di questo anno l’impostazione è stata modificata.
Nel rigo VL30 sono due i dati richiesti: l’IVA periodica dovuta e l’IVA periodica effettivamente versata. Ed è il maggiore dei due valori appena citati che concorre alla liquidazione annuale.
La presenza di versamenti omessi in corso d’anno non va assolutamente ad intaccare la liquidazione annuale, di conseguenza è lecito affermare di chiudere la dichiarazione con una esposizione del credito pari a 3.000 indipendentemente dalla circostanza che il versamento infrannuale di 2.000 euro sia stato effettuato nei termini oppure omesso oppure ravveduto.
– Questo scritto è basato su “Il buongiorno di Gigliotti del 15/03/2018 –